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Commento sentenza n 44/1999

Con la sentenza n 44/1.999,decisa dal tribunale di Verona, viene rigettato il ricorso della signora Immacolata che aveva richiesto l’ autorizzazione a cambiare il proprio nome in quanto non credente.
Mi preme fare due considerazioni riguardo la sentenza.
Innanzitutto secondo me la decisione del giudice risulta essere corretta, in quanto nel nostro ordinamento,analizzando sia le disposizioni del codice civile(art.6) sia quelle della legislazione speciale, si evince che vige il principio della immutabilità del nome,che può essere cambiato soltanto nel caso in cui sia vergognoso o ridicolo o contrario al buon costume; non mi sembra che in questo caso ricorrano le predette condizioni e ricordo che il principio dell’ immutabilità del nome viene posto a tutela dell’ interesse pubblico, altrimenti, come ricordato dal giudice, si porterebbe ad assistere a numerosi cambiamenti  del nome durante la vita di un soggetto.
La seconda considerazione che mi sento in dovere di fare è che non sono indifferente al problema della signora  Immacolata e alle difficoltà che possa avere nel portare quel nome,tuttavia secondo me da questo punto di vista si potrebbe solo al massimo auspicare una riforma; infatti un conto è la discussione un conto è applicare la legge e, se è ovviamente vero che il giudice non è una mera bocca delle legge ma deve interpretare la stessa in virtù dei costumi sociali, secondo me in quanto caso si avrebbe un interpretazione non conforme a quella che è la ratio della legge.
Elaborato di uno studente

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